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Il Consiglio dei X
Il Consiglio dei X
Rappresenta il Tribunale politico-criminale con le seguenti specifiche competenze:
  • giudice esclusivo della nobiltà;
  • trattamento di tutti i crimini che, per natura del delitto o la qualità delle persone coinvolte, rivestano direttamente o indirettamente un interesse politico (spionaggio, colpe nefande, falsificazione di gioielli o denaro, fellonia, setta, congiura, perturbamento dello Stato, propalazione di notizie false, delitti di stampa poiché riguardanti atti del Governo, frodi nei ballottaggi);
  • bravi e vagabondi per i quali si serve delle denuncie segrete, raccolte nelle cosiddette "bocche di leone";
  • più tardi nella vigilanza e direzione delle Corporazioni, sulle arti e sulle Sei Scuole Grandi.
Il suo giudizio è inappellabile anche se però è ammessa una revisione (realdizione) del processo che poteva venire concessa dallo stesso Consiglio, con ballottaggio soggetto ad un determinato quorum (strettezza).
Gli Inquisitori dei X costituiscono una ristretta commissione istruttoria, coeva alle origini del Consiglio, il primo consiglio d'inquisizione fu, infatti, costituito il 23 giugno 1327.

Di maggiore importanza sono, invece, I tre Inquisitori di Stato che fu nel '600 il Supremo Tribunale politico autonomo, una magistratura delegata dai X con amplissima discrezionalità tenuta ad inviolabile segreto e destinata, secondo la Parte 1539, 20 settembre, a legiferare e condannare.
Quest'organismo è deputato in particolar modo a salvaguardare la pace interna allo Stato, per questo motivo indaga su:
  • propalazione di segreti vigilando su tutte le magistrature;
  • regolare deposito delle scritture e relazioni degli ambasciatori, rettori, capitani, ecc.;
  • monasteri;
  • gioco;
  • integrità dei magistrati;
  • uguaglianza civile;
  • modestia del vestire del patriziato;
  • conservazione dei segreti propri dell'arte vetraria.
Esso, inoltre, informa e riferisce ai Collegi Superiori ed ha facoltà di applicare pene inferiori a quelle stabilite dalle leggi, ma giudicando li rei degni di maggior pena (detta edittale) dovevano venire al Consiglio X per far quanto da esso sarà conveniente (Parte 1584, 7 marzo).

I X, come i tre Inquisitori, non avevano nessuna competenza in materia civile.
In origine il Consiglio dei X poteva sempre avocare a sé il processo di cui gli Inquisitori erano investiti.
 
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